CANADA & CALIFORNIA: nel Paese di Gulliver




Siamo in traghetto in avvicinamento all’Isola di Vancouver (nel punto più a ovest del Canada) per l’avvistamento delle balene. Provo una vertigine da distanza rispetto a casa.

Raggiungiamo una spiaggia di giada tra alghe e foche giganti e sassi enormi sopra meduse larghe come scudi. Tutt’intorno rapaci come alianti e alberi senza fine che a guardarli ti vien male al collo. Qui è tutto fuori scala per noi del vecchio continente. Le donne sono forti come gli uomini e i giovani in muta più veloci dei delfini. In California sei un pò nel mare di Verne e un pò nella terra di Gulliver e ti piace un sacco.     

Viaggiamo da giorni tra creature straordinarie, in luoghi dove il peso sembra agire in modo diverso: in pochi giorni ho visto il pesce e l’albero più grandi della Terra. Il primo muove la coda con tale grazia che, come da bambino, hai il tempo di copiarne la curva dietro un vetro; l’altro, alto quanto un grattacielo di trenta piani, sfida il vento e il fuoco da millenni trasformando le rughe degli anni in corteccia. Qui si sente ancora un pò l’eco dell’era dei dinosauri dove ogni cosa aveva dimensioni enormi. Ho imparato che puoi essere agile anche da gigante se hai avuto il tempo di imparare i segreti della gravità.

Il viaggio volge al termine. Le città bellissime visitate, e la gente cordiale incontrata in Canada e ancora un pò hippy conosciuta in California, hanno fatto da sfondo ad una natura imponente. Ricorderò di più il rafting e il bagno nei fiumi indiani, le pinne rapide in superficie delle balene assassine, l’arrampicata sulla cascata dello Yosemite Park che non finisce mai, gli elefanti di mare sfiorati nella spiaggia deserta al termine del Big Sur, la steppa rossa al tramonto, gli uccelli grandi come deltaplani, le sequoie che non muoiono e gli alci che non scappano. Non dimenticherò i ruscelli che cadono in mare, le meduse come ombrelli e le baie sterminate con i pini sull'acqua, gli scoiattoli come formiche e l’università sulla spiaggia. 
Eppure la terra rimanda agli uomini e ora capisco e rispetto i beach boys con le loro tavole veloci come squali nel freddo del Pacifico dopo il sole. La forza è pure nei muscoli, il coraggio non solo nelle parole! 

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