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Visualizzazione dei post da gennaio, 2008

Una svolta nelle politiche ambientali del territorio

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L’aggressione ambientale del territorio comunale è iniziata molti anni fa ed è dipesa sia da scelte istituzionali che da fattori criminali. Le prime sono iniziate negli anni settanta con la decisione di realizzare uno dei più grandi impianti di depurazione d’Europa (che doveva servire oltre 3,5 milioni di abitanti equivalenti) nella zona di confine tra Giugliano e Pozzuoli (Cuma), la cui cattiva gestione ha compromesso la balneabilità delle acque del mare; negli stessi anni, inoltre, venivano prese decisioni che riguardavano i Regi Lagni ed il fiume Volturno che hanno contribuito ad inquinare anche il litorale nord, ai confini con Castel Volturno, ed il Lago Patria. Poi, negli anni ottanta e novanta, si è aggiunta la questione rifiuti. Infatti, il territorio di Giugliano, prima ancora dell’inizio dell’ormai nota vicenda dell’emergenza rifiuti in Campania, era già stato individuato come luogo “privilegiato” per l’abbancamento in discarica di rifiuti provenienti da ogni parte d’