Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2019

Il canto di Figaro nella maschera di Dart Fener

Immagine
L’invito a tornare a Valencia per un ciclo di lezioni arriva inatteso quanto sperato, perché il pensiero di tornare nella città di Calatrava mette subito di buon umore, con le sue inconfondibili architetture organiche che esprimono visuali simboliche, ritmi musicali e matematici, con le forme allusive dei ponti che “creano legami” oltre che collegare sponde  –  con tiranti e masse di acciaio sospesi al limite della tensione di un movimento che, come nel Discobolo, sono fermi ma perennemente pronti a liberare tutta l’energia, sintesi sorprendente, in un attimo ideale, di equilibrio e dinamismo. Non potevi immaginare che c’era tanto ancora da scoprire in un luogo che sembra tutto, o quasi, assorbito nei trecentocinquantamila metri quadrati più futuristici del Pianeta, occupati dalla Città delle Arti e della Scienza, con i suoi spazi visionari nei quali sognare ad occhi spalancati. La tormentosa dicotomia contemporanea è, pure nei viaggi, sempre presente: superficie e profondità,