Post

Visualizzazione dei post da aprile, 1998

Trasformare un vuoto in un pieno semplicemente attraversandolo

Immagine
Abbiamo scritto spesso che il nostro è un viaggio, un viaggio attraverso idee materializzate in città e popoli: dunque come poter dimenticare i nomadi e la loro capacità assolutamente nuova per noi uomini sedentari, di concepire il viaggio e vivere lo spazio? Nel numero precedente della nostra rivista abbiamo appuntato per il prossimo milennio un'idea, la Lentezza, e abbiamo provato a raccontarla attraverso un popolo, quello giapponese; la prima volta, invece, avevamo fatto il contrario osservando le polis della Grecia e finendo per scrivere dell'Armonia. Questa volta nomadi e spazio sono venuti insieme intrecciati come sono, quasi a volerci dire che lo spazio senza il movimento continuo di questi uomini perderebbe la sua consistenza, un pò come la storia dell'antica soglia dimenticata che scomparve il giorno in cui nessuno venne più a visitarla. Viaggio nello spazio fisico, prima di tutto, poi itinerario nella nostra mente: rivoltando cosi il mito di Ulisse, viaggiator